Carlo Someda de Marco




Carlo Someda de Marco nasce a Mereto di Tomba (Udine) il 14 novembre 1891 in una famiglia dell´alta borghesia friulana. Fin da giovane si dimostra interessato agli studi artistici. Nell´ottobre del 1913 Someda supera l´esame di ammissione per poter entrare al secondo anno dell´Istituto di Belle Arti di Venezia, dove frequenta corsi relativi alla decorazione, allo studio libero del nudo, al paesaggio e infine all´incisione. Durante la prima guerra mondiale presta servizio militare presso il terzo reggimento di artiglieria di campagna a Bologna.
Nel 1919, una volta terminato il servizio militare, consegue il diploma in arti decorative all´Accademia di Belle Arti a Venezia e l´abilitazione all´insegnamento del disegno nelle scuole medie e superiori; insegna fino al 1923 disegno d´ornato a Venezia, dove apre un laboratorio di decorazione pur mantenendo rapporti con il Friuli.
Tra il 1921 e il 1922 Someda si occupa della decorazione in stile Déco per il Caffè Contarena di Udine, progettato da Raimondo D´Aronco; tra il 1926 e il 1935 realizza alcune delle copertine di gusto secessionista per la rivista “La Panarie”.

Dal 1923 al 1927 Someda tiene la cattedra di arte decorativa murale presso l´Istituto di Belle Arti di Modena; e sempre al 1927 risalgono la decorazione e l´arredo del Salone del Consiglio per la Cassa di Risparmi di Verona, tuttora perfettamente conservato. Nel 1928 Someda ottiene il trasferimento a Venezia come insegnante d´ornato al Liceo Artistico, finché nel 1931 vince il concorso per direttore del Museo udinese. Il primo gennaio 1932 Someda viene nominato direttore del Museo e delle Gallerie d´arte antica e moderna di Udine, ruolo che lo occuperà a tempo pieno e al quale si dedicherà con totale dedizione. In questa veste riordina completamente il materiale artistico del museo, creando nuove sezioni e realizzando il grande archivio fotografico del Friuli: gli esiti della sua attività museale si concretizzeranno nella pubblicazione del catalogo completo delle collezioni del museo intitolato Il Museo civico e le Gallerie d´arte antica e moderna di Udine, pubblicato a Udine nel 1956.

Nel 1939 Someda collabora assieme al professore Bruno Molajoli e all´architetto Cesare Miani all´importante mostra sul Pordenone affrontando in maniera inedita le questioni tecniche e proponendo un allestimento moderno che puntava alla migliore visibilità possibile delle opere; delle questioni relative all´allestimento, aggiornate sui più recenti criteri espositivi, tratterà in una memoria letta l´8 febbraio 1942 all´Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Udine. Il 15 maggio 1940 il Soprintendente Fausto Franco lo nomina direttore dell´accentramento delle opere d´arte mobili dell´intera area nordorientale e responsabile della protezione antiaerea per la provincia di Udine. Nei cinque difficili anni che lo vedono protagonista, Someda rischia addirittura l´arresto per la sua caparbia resistenza alle richieste da parte dei tedeschi di consegnare il patrimonio artistico friulano.
Nel 1941, nonostante le difficoltà del periodo, Someda de Marco riesce ad organizzare la Mostra triveneta delle arti popolari nel collegio Uccellis di Udine (Mostra delle arti popolari del Friuli, della Venezia Giulia e della Marca Trevigiana, Udine 10-31 agosto, fotografie di A. Brisighelli, Udine 1941). Una volta terminata la guerra nel 1945, Someda de Marco coltiva il suo interesse per l´arte e la cultura friulana attraverso una serie di saggi e mostre tra le quali si ricordano: Mostra di sei capolavori d´arte veneta del 1947, Cinque secoli della pittura friulana del 1948, Mostra degli artisti friulani a Klagenfurt del 1951, tutte volte a sottolineare la specificità dell´arte del Friuli.
Nel 1958 Someda termina il suo incarico di direttore dei Civici Musei di Udine dedicandosi, negli ultimi anni della sua vita, agli studi e alle attività culturali; pubblica importanti saggi inerenti la valorizzazione del patrimonio artistico friulano: Palazzo della Provincia di Udine nel 1958, Campane antiche della Venezia Giulia nel 1961, Il Duomo di Udine nel 1971, ed è membro di numerose istituzioni udinesi.
Nel 1975 muore a Udine poco dopo aver terminato la sua ultima opera su Palazzo Strassoldo.

Bibliografia:


Carlo Someda de Marco. Dall´arte alla tutela delle opere, a cura di G. Bucco, Udine 2006
G. Bucco, in Dizionario Biografico dei Friulani, Udine 2011, ad vocem: Carlo Someda de Marco (www.dizionariobiograficodeifriulani.it)